prenotazioni asl

Sono entrate a regime le nuove norme sulle liste d’attesa che privilegiano le urgenze e slittano al 2011 tutte le altre prenotazioni. BARI - Le novità riguardano principalmente l’ospedale Di Venere di Carbonara. Anche le prenotazioni per le analisi ematiche dovranno passare dal centro unico di prenotazione, mentre fino a sabato scorso accettazione, cassa e prelievi erano fatti contestualmente nel laboratorio del piano interrato. La decisione ha il pregio di organizzare meglio le liste d’attesa, ma il difetto di allungarle sarà impossibile d’ora in poi sbrigare tutto in giornata . Stesso disagio anche al centro unico di prenotazione del Policlinico, dove ogni giorno entrano ed escono circa 700 persone: l’attesa è di almeno 90 minuti per essere ricevuti allo sportello e scoprire che per gli esami del sangue i prelievi saranno possibili solo a partire da dicembre. Afferma Franco Polemio, direttore sanitario dell’Asl: «A partire dal primo gennaio 2011 le strutture private accreditate saranno inserite nel sistema di prenotazione Cup centro unico di prenotazione della Asl. per ora il programma di prenotazione installato sui computer delle farmacie e collegato al Cup della Asl non consente di inserire i vari codici e quindi di indirizzare su percorsi differenti le richieste dei pazienti in base all’urgenza. Si trattarebbe prevalentemente di qualche centinaio di esami diagnostici ad alta tecnologia, Tac e risonanze magnetiche. Inoltre, lo scorso 8 novembre l’Asl ha autorizzato l’apertura di agende dedicate alle urgenze, tutti esami che potranno essere effettuati entro le 72 ore, in particolare esami Tac presso l’ospedale di Massafra e mammografie presso l’ospedale di Mottola. Quanto, invece, ad analisi di routine analisi del sangue che comunque non rientrano , mentre nei laboratori che hanno superato il tetto di spesa c’è da attendere mesi, gli ospedali – passando attraverso il Cup e ricorrendo al cosiddetto “overbooking” – riescono a garantire la prestazione entro le 24 ore. Eppure, proprio qui le nuove norme della Regione sono attese: sarebbero state le proteste dei cittadini per quelle liste esasperanti e i tetti di spesa bloccati delle strutture private a mettere la pulce nell’orecchio dei militari che ieri hanno eseguito la maxi-retata di medici e operatori assenteisti. A parlare è Paolo Telesforo, presidente di Confindustria sanità, titolare di uno dei laboratori di analisi storici della città. Analisi ed esami prenotati in base a un codice di urgenza assegnato dai medici di base sulla prescrizione, questo prescrivono le nuove norme che, proprio da ieri, sono entrate a regime.
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